venerdì 18 novembre 2016

L'altruismo nella meditazione

Quasi tutti ci avviciniamo alla meditazione per risolvere problemi personali: ansia, stress, insoddisfazione, controllo di stati d’animo, volontà di realizzazione, sincronizzazione di mente e corpo, ricerca di calma e di lucidità, tentare di dare una dimensione spirituale alla nostra esistenza, ecc.
Ma il problema dei problemi è che siamo troppo centrati su noi stessi, sulla difesa o sul potenziamento del nostro ego. E questo non va tanto bene, perché ci chiude in un bozzolo ristretto e separativo. In fondo tra gli scopi della meditazione c’è la comprensione dell’interdipendenza generale e la messa in atto di iniziative per migliorarlo stato dell’umanità.
Dobbiamo in fondo renderci conto che non lavoriamo solo per noi stessi, ma per far progredire la consapevolezza di tutti. Questo è l’aiuto fondamentale che possiamo dare: studiare e cambiare noi stessi per studiare e cambiare il mondo.
Per far questo non c’è bisogno di essere degli illuminati. Se cerchiamo di carpire un po’ di luce, ne abbiamo già catturato un po’ dentro di noi.
Se cambio me stesso, cambio il mondo. Se sono più consapevole io, è il mondo che diventa più consapevole.

C’è sempre un intento altruistico nella meditazione.

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