sabato 12 novembre 2016

La responsabilità

“Io sono diventato laico anche perché ho scelto di non liberarmi delle mie responsabilità individuali” ha scritto l’oncologo Umberto Veronesi nel suo libro autobiografico L’ombra e la luce. La mia lotta contro il male (Einaudi 2008).
In effetti, molti credenti si rifugiano nella presunta volontà divina (sotto cui si nasconde una chiara volontà della Chiesa) per non pensare e per non decidere personalmente.
La responsabilità non può che essere individuale.
È comodo non pensare con la propria testa e affidarsi alle direttive di un gruppo di uomini di potere. Ma così si rinuncia ad essere se stessi e a scoprire personalmente che cosa sia giusto e che cosa sia sbagliato.

Si rinuncia alla parte più autentica di se stessi. Si rimane eterni bambini.

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