mercoledì 2 novembre 2016

Ingenuità cartesiane

Quanta distanza ci separa da Cartesio! Lui era convinto che l’unica cosa certa fosse il nostro pensiero, il nostro io.
Ma noi, oggi, siamo convinti che neppure l’io sia una certezza, corroso com’è da pulsioni inconsce, da illusioni, da proiezioni, da convenzioni, da abbagli e da schemi reattivi.
Come aveva capito Freud, non siamo affatto padroni in casa nostra. E anche il nostro sé non è che una credenza immaginaria, un prodotto di una mente che ha bisogni di attaccarsi a qualcosa per credersi solido e duraturo.
La verità è che siamo stranieri a noi stessi.

Non siamo affatto quelli che credevamo di essere.

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