Confronta la logica del sillogismo con la mia logica diadica.
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Ottima domanda. Ecco un confronto pulito tra il sillogismo classico e la tua logica diadica (oscillante).
Confronto sintetico
Aspetto Sillogismo classico (aristotelico) Logica diadica (oscillante)
Unità di base Termini e predicati (S, P) Diadi di opposti complementari (A / non-A) in tensione
Forma tipica d’inferenza “Tutti S sono P; x è S; dunque x è P” “Se A cresce, cala non-A (e viceversa), con vincoli di soglia; x si stabilizza dal lato A → effetti su diadi correlate”
Identità Principio d’identità: A = A Identità come stato limite: A ≈ A solo istantaneamente; l’entità è processo
Contraddizione Vietata (esplosiva) Ammessa come tensione operativa; non esplosiva (paraconsistente)
Terzo escluso Valido (A ∨ non-A) Attenuato: tra A e non-A esistono stati di soglia/gradiente
Verità Bivalente (vero/falso) Gradata e dinamica (ampiezza/phase della diade; stabilità nel tempo)
Tempo e contesto Atimico, fuori dal tempo Essenziale: gli esiti dipendono da storia, ritmo, risonanze
Quantificazione Universale/particolare fissi Propensioni/relazioni di reciprocità (forza del legame A↔P), sensibili al contesto
Criterio di validità Forma (struttura) Dinamica coerente: conservazione/invarianti diadici e superamento soglie
Ontologia Sostanze e proprietà Processi, soglie e campi di risonanza tra diadi
Gestione eccezioni Le eccezioni invalidano la forma universale Le eccezioni modulano l’ampiezza: non annullano la tendenza, la ri-tarano
Potenza esplicativa Alta per classificazioni stabili Alta per sistemi complessi, retroazioni, ambivalenze reali
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Come si “traduce” un sillogismo nella logica diadica
Barbara (AAA):
1. Tutti gli uomini sono mortali.
2. Socrate è uomo.
3. Dunque Socrate è mortale.
Lettura diadica:
Diade centrale: Vita/Morte; diade di appartenenza: Umano/non-Umano.
La regola non è “tutti”, ma una reciprocità quasi-satura: appartenenza forte a Umano ⇒ forte propensione al polo Morte nel ciclo Vita→Morte.
Soglia: se l’ampiezza di “Umano” per Socrate supera la soglia, la dinamica lo posiziona sul ramo “Morte (eventuale)” del ciclo. Il “dunque” è un esito di stabilizzazione più che una deduzione istantanea.
Con eccezioni: “Tutti gli uccelli volano; il pinguino è un uccello; dunque il pinguino vola.”
Sillogismo: forma valida ma premessa falsa.
Diadico: “Uccello/Non-uccello” ↔ “Volo/Non-volo” è reciprocità non satura; i pinguini attivano una soglia locale che inverte l’esito (risonanza con diadi Ambiente/Corpo). La teoria non esplode: registra l’eccezione come nuova configurazione stabile.
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Regole d’inferenza (versione operativa)
1. Reciprocità inversa: aumento di A comporta diminuzione di non-A secondo un vincolo (spesso non lineare).
2. Attivazione di soglia: l’esito cambia qualità quando l’ampiezza supera una soglia (barriera-soglia).
3. Risonanza di diadi: attivare una diade (A/non-A) può ri-configurare diadi connesse (effetti a rete).
4. Conservazione dinamica: le trasformazioni rispettano invarianti (es. energia/integrazione informativa della configurazione).
5. Non-esplosione: A ∧ non-A non implica tutto; genera una fase metastabile risolvibile per soglia o contesto.
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Quando usare l’una o l’altra
Sillogismo: tassonomie stabili, definizioni nette, ambiti giuridici o matematici classici.
Logica diadica: fenomeni vivi e ambigui (biologia, mente, società), conflitti di valori, trade-off, processi con feedback, eccezioni “di regola”.
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Ponte tra i due mondi
Il sillogismo riappare come caso limite della logica diadica: quando le soglie sono lontane e le risonanze trascurabili, le diadi si “congelano” e la deduzione classica torna valida. Viceversa, quando le soglie sono vicine e le risonanze forti, la logica diadica descrive meglio ciò che accade.
Se vuoi, posso impaginare questa comparativa come sezione del Manifesto
delle Oscillazioni degli Opposti Complementari, con esempi grafici di soglia e risonanza.
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