Oggi il nostro fisco è regressivo perché premia i più ricchi e gli evasori.
Non solo, quando questo governo cerca soldi (come ora) non pensa di trovarli là dove sono: tra i più ricchi, nelle banche, tra i gioiellieri , tra i grandi imprenditori, nei possessori di più case, nelle assicurazioni, nei venditori di energia o nei proprietari dei supermercati. No, li cerca tra i più tartassati. Che saranno ulteriormente bastonati.
Invece di abbassare le tasse si più poveri, le ha abbassate si più ricchi, puntando alla fine ad un aliquota unica.
No, questo è sbagliato! Le aliquote vanno imposte in maniera proporzionale. C'è scritto nella Costituzione. Ridurre a poche aliquote o a una sola è la più grande ingiustizia che si possa fare. Oltre ad essere economicamente sbagliato. Non per nulla questo era nei programmi di Berlusconi, il più ricco d'Italia.
Ma un governo di destra questo non lo capisce e favorirà sempre i più ricchi . È nella sua natura.
Quando lo capiranno anche gli italiani, sempre più poveri?
Mettere tasse proporzionali non è solo una questione di soldi, ma una questione sociale, direi addirittura etica.
Oggi, sembra che le tasse siano un "pizzo di Stato". Ma in un sistema etico permettono allo Stato e ai servizi sociali di funzionare. Quindi fanno parte del patto sociale, che vuole tasse proporzionali.
Chi non le vuole, vuole o distruggere lo Stato (come vuole la Lega dell' "autonomia regionale") o addossare le tasse solo a certe categorie di cittadini, di solito i più poveri e indifesi, favorendo le corporazioni di riferimento politico.
Un abominio.
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