Morti viventi
Conosco un uomo che era un brillante ingegnere e
che è stato ridotto ancora giovane da una malattia del cervello ad un rottame
umano che non parla più e non riconosce nessuno. Ci sono tanti nella sua
condizione.
E mi chiedo: se basta una malattia fisica ad
annientare un uomo, forse hanno ragione gli scienziati a dire che tutto dipende
dal cervello. Se blocchi il cervello, non c’è più niente. Nessuna reazione,
peggio perfino di un vegetale che almeno interagisce con l’ambiente.
In altre parole. Dov’è lo spirito?
E a che serve difendere la vita se non c’è
coscienza? Quest’uomo è tecnicamente vivo, ma praticamente morto. E, quando
morirà anche fisicamente, dovrebbe riacquistare, come per miracolo, la propria
coscienza? Mi pare poco credibile.
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