A differenza
delle religioni occidentali, che hanno fatto del Verbo addirittura un’incarnazione
di Dio, il buddhismo dà un’enorme importanza all’uso improprio della parola.
Sembra una critica alle nostre società della parola futile, inflazionata in
ogni ambiente, e soprattutto in quello della radio, della televisione e di
internet.
In realtà la
critica alla parola inutile rientra in quella dell’abuso sensuale e sessuale.
Sì, perché nell’uso spropositato della parola nei programmi televisivi, nei
video, nei film, nella pubblicità, nei social, ecc., si nasconde una minaccia
alla verità e alla vita concentrata.
Il problema è
proprio questo. L’uso eccessivo di parole, oltre che di immagini e di suoni,
porta alla confusione e alla distrazione. Infatti l’uomo moderno è immerso in
un ambiente di distrazioni e di illusioni (pubblicità, religioni,
politica,ecc.) che ha lo scopo di confonderlo e farne un semplice consumatore o
inseguitore di miti e sogni. Non bisogna fargli vedere la realtà. Ma riempirlo di
falsi valori e di miraggi.
Nell’abuso di
parole rientrano anche i pettegolezzi, la parola aspra, la maldicenza, l’insulto,
il turpiloquio e soprattutto la chiacchiera futile. Tutte cose che confondono,
turbano, instillano false credenze e impediscono che l’uomo possa avere una
visione retta della realtà e un serio incontro con se stesso.
La vista, l’udito,
l’odorato, il gusto, il tatto e la mente vengono distratti e confusi nella
babele di stimoli sensuali, in modo che l’uomo non possa raccogliersi e non
possa vedere che cosa realmente succede.
Tra i campioni
di questa opera di distrazione vi sono certamente le religioni, con le loro
immagini di Dio e di un possibile paradiso. Non a caso sono state definite “l’oppio
de popoli”. Anch’esse, come le droghe e le sostanze inebrianti, servono a
stordire le menti degli uomini, che così inseguono sogni e illusioni, anziché utilizzare
le loro facoltà di verifica diretta.
L’uomo può
rendersi conto di come viene turlupinato.
Questo è un primo risveglio.
Signor Claudio, la ringrayio come sempre dei suoi post, come forse sapra' io vivo all'estero, e ho ricevuto il materiale elettorale per il referendum, non vivendo in Italia rimango sempre un po' incerto sul da farsi pero' ritengo sia giusto votare, personalmente direi anche 5 no. Lei puo0 darmi una indicazione relativa al suo personale parere. Grazie.
RispondiEliminaAnch'io voterei no o non voterei per non fare ottenere il quorum. I problemi veri della giustizia non vengono toccati da questi referndum.
RispondiEliminaGrazie e buona giornata
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