martedì 10 maggio 2022

I tranelli della meditazione

 

Mentre la psicoterapia nelle sue varie discipline tende a ripristinare un io ben strutturato e ben adattato alla società, la meditazione tende a trascenderlo. Questo non vuol dire che, se ci sono conflitti irrisolti o magagne nella struttura dell’io, si possa meditare senza problemi. Poiché anche la meditazione è una forma di disvelamento di schemi rimasti nascosti, un’eventuale carenza, un difetto costituzionale o una nevrosi incideranno sul risultato.

Insomma, prima bisognerebbe sottoporsi a una psicoterapia o comunque a una approfondita conoscenza di se stessi e poi incominciare la meditazione. Per fare meditazione ci vuole un io integro. Solo in un secondo momento si può trascenderlo.

Così certe esperienze di ritorno all’origine potrebbero nascondere un narcisismo non superato o certe disidentifazioni potrebbero nascondere una scissione della personalità.

Prima di trascendere l’ego, bisogna possederlo. Quindi bisogna stare attenti a che la meditazione non sia una forma di regressione, anziché un salto evolutivo.

L’importante è tenere desta l’attenzione e non credere che certe esperienze di samadhi siano tali. Bisogna stare coni piedi ben piantati per terra, evitando di cadere nella psicopatologia, ovvero negli estremi dell’esaltazione e della depressione.

 

2 commenti:

  1. Attenzione, ben adattato alla società non vuol dire pensarla come gli altri.Anzi.Solo per chiarire.

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  2. E' giusto cercare l'integrazione (bisogna pur convivere), stando ben attenti a non essere conformisti.

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