sabato 14 gennaio 2023

Che Dio ci aiuti!

 

Dio non aiuta nessuno, per il semplice motivo che non esiste. Quindi non aiuta nessuno. Soltanto un Dio dualista potrebbe giudicare in base al bene e al male. Ma Dio è trascendente – al di là del bene e del male. Se no, sarebbe un qualsiasi personaggetto, una specie di pretenzioso re.

È la coscienza che è dualista e divide tutto in opposti che apparentemente si contraddicono, ma in realtà sono solidali. Che cosa ne sarebbe del bene senza il male e viceversa?

Qualche volta, davanti a una prova o a un esame decisivo, ci rivolgiamo a Dio. E poi, se le cose ci vanno bene, diciamo che Dio ci ha protetti.  Ma prima o poi le cose ci vanno male, e allora non sappiamo più cosa pensare. Dio ci ha abbandonati?

No, Dio non esisteva neanche prima. Era un’idea della nostra mente, che divide tutto, isola, separa, proietta e sogna. E ha bisogno di protezione.

Ma perché abbiamo bisogno di protezione? Perché la vita è difficile e ci rendiamo conto che siamo abbandonati solo a noi stessi.

Sarebbe bello che qualcuno ci proteggesse e vegliasse su di noi – un Padre eterno, appunto. Ma il nostro padre vero lo conosciamo e non è per niente eterno e onnipotente. Fa quel che può.

Anche l’idea che Dio ci debba giudicare ci fa rientrare nel dualismo. Pensate se i nostri genitori ci facessero nascere per il gusto di giudicarci. Sarebbero sadici.

Dio non è una persona, ma uno stato, lo stato ultimo. Prima che nascessimo, prima che si formasse la nostra coscienza, “esisteva” questo stato – che continuerà a “esistere” anche dopo. Scriviamo “esistere” tra virgolette perché anche questo verbo è un concetto della mente. In realtà, lo stato originario è al di là dell’esistere o del non esistere, dell’essere e del non essere.

Nel momento in cui siamo coscienti dell’essere coscienti – e quindi possiamo dire “io sono” -, siamo vicini a questo stato originario. Ma, subito dopo, lo perdiamo, perché siamo coinvolti e interessati ad altro: allo spazio, al tempo, alla coscienza, alla vita, alla mente, al mondo.

Per coglierlo, dovremmo stare molto calmi e quieti, nella nostra natura originale. Come quando ci svegliamo in una mattina chiarissima e siamo liberi dai soliti pensieri, dalle solite preoccupazioni, dalle solite percezioni. Nulla di complicato. Anzi, semplicissimo, essenziale.

Ma poi ci prende la pressione della vita, con le sue innumerevoli necessità.

Dunque, non c’è bisogno di pregare nessun potente. Le cose avvengono spontaneamente. E sono già avvenute, perché si sono solidificate nella nostra persona e nella nostra vita.

Ciò che si agita, invece, è un fantasma, un sogno, un’illusione visionaria, un riflesso condizionato. Agli occhi di questo stato tutto avviene così come è avvenuto e avverrà. Osserviamolo spassionatamente. Anche se ci appare terribile. Terribile e meraviglioso.

1 commento:

  1. IL detto aiutati che dio ti aiuta era chiaramente riferito al dio dentro se stessi, e non a un dio fuori da qualche parte come ci propongono alcune religioni.....

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