I
cristiani (e in realtà un po’ tutti) si sono aggiustati come volevano le
fantasie sull’aldilà. Non volete morire? E noi vi garantiamo un’altra vita.
Volete ritrovare i vostri cari? E noi ve li facciamo trovare. Volete essere
sempre giovani? E noi vi facciamo tornare all’età di 33 anni. Vi muoiono i
bambini? E noi ne facciamo degli angeli… Ogni desiderio sarà soddisfatto…
insomma una vera pacchia. Va be’, c’è un po’ di inferno, ma bisogna pur punire
i cattivi.
Purtroppo
non c’è nessuna prova che ci sia qualcosa di vero in tutte queste fantasie. Ed
è molto probabile che si tratti di pii desideri.
Anche
la storia che ci sia un’anima che si distacchi dal corpo al momento della morte
non ha nessun riscontro. Non si è mai vista un’anima o uno spirito che se ne
vadano in giro senza il corpo. E allora?
E
allora resta il mistero, ermeticamente custodito. Potrebbe anche non esserci
una sopravvivenza individuale e, morendo il corpo, ciò che ha costituito l’essere
umano ritornerebbe al Tutto, pronto ad essere riciclato in una nuova entità.
Del
resto la fine dell’io, con la sua coscienza limitata, sarebbe una grande
liberazione.
Invece
la permanenza di un io non potrebbe che continuare una qualche forma di
schiavitù.
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