giovedì 5 ottobre 2017

L'esperienza viva

Il conformismo è oggi certamente il massimo ostacolo alla ricerca spirituale e ad ogni tipo di ricerca. Già il buddhismo, parlando dei vari legami che vincolano l'uomo, indicava in particolare l'attaccamento alle opinioni e alle idee, nonché l'attaccamento ai riti e alle cerimonie. Chi crede che la verità possa essere prefabbricata o rivelata, non è spinto a cercare di persona.
«Per molto tempo» dice il Buddha «ho cercato il costruttore di questa prigione e, infine, ho scoperto il suo nome: "Illusione"».
E, per combattere le opinioni comuni, i rituali, il conformismo e l'illusione, non c'è che da sedersi in meditazione, con la ferma intenzione di «vedere» di persona come stanno le cose.

Portare l'uomo di fronte a se stesso, senza tante mediazioni, è già un primo grande risultato della meditazione. Il secondo è fargli capire che la più pericolosa mediatrice è la sua stessa mente, e che la verità non va cercata in qualche teoria o in qualche concetto, ma in un 'esperienza viva della realtà.

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