domenica 11 giugno 2017

La circolarità del divenire

Quando pensiamo alla vita, cerchiamo il suo significato, nella presunzione che abbia una direzione, un senso – e magari un autore. La nostra visione è sempre teleologica: diretta a un fine.
Ma la vita potrebbe essere priva di un fine e di un senso.
È un po’ come pensare il tempo. Subito lo immaginiamo come una linea retta che va da un passato ad un presente e poi ad un futuro. Ma se, dal nostro limitato punto di vista, ciò è giusto, in senso assoluto potrebbero non esserci né un principio né una fine; potrebbe esserci un moto circolare, come quello delle lancette di un orologio.

Può darsi che alla fine tutto ritorni, come già pensava Nietzsche. Le cose vanno sempre avanti, ma tornano in circolo; sempre le stesse, ma, forse, mai perfettamente identiche.

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