lunedì 22 maggio 2017

L'intimità velleitaria

La nostra vita è molto meno nostra di quanto si pensi. A noi sembra di vivere esperienze uniche e assolutamente personali. Ma da migliaia di anni tutti ripetono le stesse cose: amori, gelosie, nascite, morti, speranze, paure, desideri… sempre le stesse esperienze declinate in tutti i modi possibili.
Non si può dire che la vita sia tanto creativa e originale. Piuttosto le piace la ripetizione: miliardi di margherite, migliaia di api, miliardi di uomini… E anche noi siamo dei ripetitori.
Difficilissimo inventarsi qualcosa di nuovo.
Ma è incredibile la nostra presunzione di vivere esperienze solo nostre – un’altra inferenza arbitraria.
Se potessimo vederci dall’alto, ci accorgeremmo che siamo tutti uguali e che facciamo le stesse cose e proviamo gli stessi sentimenti e le stesse emozioni. Per capire qualcosa del mondo e per ottenere una certa saggezza, dovremmo acquisire questo sguardo universale e ridimensionare le nostre velleità di unicità.

Siamo dei cloni.

3 commenti:

  1. Ma se siamo oltre 7 miliardi di uomini, si potrebbe anche pensare alla immensa ricchezza che potrebbe derivare dalla opportunità di esistere. Forse la vita è assetata di diversità e "variazioni"!

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    1. Sì, minime variazioni sul tema. Ma siamo noi, con la nostra consapevolezza e le nostre capacità, che possiamo fare la differenza.
      Dobbiamo però affrancarci dalla dipendenza e dall'uniformità, e imparare a pensare con la nostra testa.

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  2. Grazie della sua attenzione !
    A me piace pensare che sia "l'anima del mondo" a volerci diversi, e questo sin dall'inizio: forse non c'è più grande sperimentatore delle "sue" (ossia nostre) possibilità, della vita. A noi spetta, forse, consentire che si manifesti ciò che si è incarnato in noi, così come fa ciascun seme.Chissà ?...
    Un saluto

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