mercoledì 17 maggio 2017

Lavorare sugli stati mentali

Se ci troviamo in una condizione continua di malessere psichico, e non riusciamo a uscirne, dobbiamo rivolgerci ad uno psicologo, il quale cercherà di capire quale sia la causa e cercherà di sostituire ad uno stato di sofferenza uno stato di accettazione o di piacevolezza.
Lo stesso intento ce l’ha la meditazione: sostituire ad uno stato di infelicità uno stato di soddisfazione. Ma con una differenza: i saggi della meditazione sanno che lo stato di normalità o di integrazione sociale è comunque una condizione di sofferenza.
Non si può uscire dalla tensione della vita se non cambiando il nostro modo di vedere. Infatti, il nostro modo di vedere abituale è comunque patologico, dal momento che è pieno di sogni, illusioni, attaccamenti, ambizioni, contrapposizioni arbitrarie e competitività.

Se non ci liberiamo da tutti questi chiodi, e non approdiamo ad una visione serena e pacificata della vita, ad un distacco dalle ambizioni mondane, saremo sempre crocifissi.

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