lunedì 8 maggio 2017

La misura delle illusioni

La scienza s’illude di raggiungere una visione obiettiva del mondo. In realtà rimane condizionata dalla modalità mitologica che credeva di essersi lasciata alle spalle.
Si pensi ai concetti di “singolarità”, di big bang, di big crunch, che sono solo versioni scientifiche del mito del creatore.  Pensiamo alle illusioni sulla consistenza e sulla natura ultima delle particelle atomiche.
Il cosmo è eterno, non ha né inizio né fine, si autogestisce e non ha bisogno di nessun padrone e di nessuna sostanza.
Anche la scienza resta dunque all’interno di maya, la dea dell’illusione. Tant’è vero che la radice sanscrita ma significa “misurare”.

Noi proiettiamo misure in un cosmo che non ne ha.

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