sabato 23 maggio 2015

Moto perpetuo

Gli uomini soffrono di una specie di ballo di san Vito: devono muoversi incessantemente.
Ma, come aveva ben capito Schopenhauer, devono essere attivi fuori perché dentro sono inattivi.
Si spostano come mandrie in cerca di nuovi pascoli. Non hanno ancora capito, poveri sciocchi, che non è il panorama o il cielo che devono cambiare, ma quello che hanno dentro: un’osservazione che aveva già fatto Seneca.
Gli uomini si muovono tanto perché sono annoiati di se stessi, perché non sopportano di stare in compagnia di se stessi. Pascal diceva che “tutta l’infelicità dell’uomo deriva dal non essere capace di starsene solo nella sua stanza”. E, in effetti, in esperimenti fatti di recente, qualcuno ha preferito infliggersi scosse elettriche che rimanere in solitudine troppo a lungo.

E poi pretenderebbero di avere un’anima immortale! Che cosa se ne farebbero, lassù in Paradiso, dove l’unica attività è contemplare Dio?

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