giovedì 21 maggio 2015

Lo spettacolo del mondo

Contemplare la vacuità della mente e del tutto non significa guardare una mente o una realtà vuota o addirittura inesistente. Ma una mente che è come uno schermo (per esempio quello di un monitor) su cui può apparire qualunque cosa. Non un vuoto assoluto, dunque, ma un vuoto pieno di potenzialità.
Anzi, quel vuoto è la controparte e il fondamento del pieno vitale.
Il vuoto non è il fine della meditazione. Il fine della meditazione è l’atteggiamento contemplativo del lasciar andare.
In altri termini, contemplo tutto ciò che appare sullo schermo-mente vedendolo passare per quel che è: un insieme di segnali che presto se ne andranno e lasceranno lo spazio ad un altro insieme o allo spazio vuoto delle innumerevoli possibilità.
Imparare a guardare ogni evento, buono o cattivo, piacevole o spiacevole, come uno spettacolo transeunte, benché significativo.

Voi guardate tutto ciò che appare sul monitor, ben sapendo che presto passerà e che alla fine c’è solo lo schermo luminoso.

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