mercoledì 13 maggio 2015

Prove di coinvolgimento

Perché è così importante sviluppare la calma? Perché la calma permette la stabilità mentale. E la stabilità ci permette di stare concentrati su ciò che vogliamo.
In effetti la nostra mente è una specie di sughero sballottato dalle onde, dove le onde sono gli eventi esterni ed interni. Vige in noi una continua confusione mentale. Sono gli eventi che decidono che cosa fare della nostra mente, e non viceversa.
Proviamo, di fronte alle provocazioni e agli stimoli, a non farci coinvolgere, almeno per un po’. Rimaniamo non reattivi. Sarà un’esperienza sconvolgente. Perché tutto ci porta, di solito, al coinvolgimento.
Pensiamo ad una semplice interazione sociale, ad un dialogo. Ogni domanda, ogni richiesta, il fatto stesso di relazionarci, richiede una risposta. Ma, in tal modo, noi siamo condizionati, trascinati e sballottati, senza averlo deciso. Lo schema di reazione è predefinito.
Decidere di non reagire, almeno per periodi o casi determinati, è già una forma di non coinvolgimento e quindi di liberazione. Il non coinvolgimento, inoltre, ci permette di fare chiarezza, di vedere le cose anziché subirle.
Al di là di questi effetti, noi abbiamo bisogno di uscire dagli schemi di comportamento e di pensiero condizionati. Usciamo per un po’ dalla paura, dall’ansia, dalla tensione, dalla sofferenza, ecc, per approdare alla serenità, alla spaziosità, alla chiarezza, alla gioia – ad un reale dominio di noi stessi.

Tutto questo deve essere fatto nel quadro di un addestramento meditativo.

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