domenica 9 novembre 2014

Mirare all'infinito

Uno dei metodi più semplici e più efficaci di meditazione avanzata è tenere l’attenzione concentrata sull’infinito.
Ogni tanto, anzi spesso, dobbiamo alzare lo sguardo.
Perché immergersi e perdersi nei labirinti del finito quando si può tenere l’occhio fisso sull’infinito? Perché restare sempre legati alle piccole vicende della nostra vita e alla nostra importanza individuale?
Questo atteggiamento permette di ridimensionare tutto ciò che ci capita. Si esce dalla piccola lotta condizionata, si esce  dalle bassezze e meschinità dell’esistenza. La realtà quotidiana ci apparirà come vista a volo d’uccello, dall’alto, e assumerà un significato che non avevamo mai colto.
Non dimentichiamoci della infinita consapevolezza se vogliamo capire chi siamo e che cosa stiamo facendo. Cambiamo continuamente la prospettiva. Rimaniamo in silenzio.
L’infinita consapevolezza sta sempre in silenziosa contemplazione, testimone di tutto: degli eventi che vanno e vengono, dei piaceri e dei dolori, degli stati d’animo mutevoli, dei pensieri che appaiono e scompaiono, delle illusioni e delle delusioni, degli amori e degli odi, delle vittorie e delle sconfitte, delle nascite e delle morti.

Tutto passa. Ma lei non passa.

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