martedì 4 novembre 2014

La buona morte

È noto che il dogmatismo e il buon senso non vanno d’accordo. Una ragazza, in America, ha scelto l’eutanasia dicendo: “Ho scelto di morire con dignità”, ed ecco che il solito portavoce del Vaticano apre bocca per sostenere che questa non è morte con dignità.
E quale sarebbe la morte con dignità? Quella di agonizzare giorni e giorni in un letto di ospedale?
Il buon senso ci dice che, quando si è colpiti da una malattia terminale, scegliere di morire finché si ha ancora un barlume di coscienza, prima di cadere in un coma irreversibile, è una via ragionevole… per chi se la sente.
Per fortuna che il Papa aveva detto: “Chi sono io per giudicare?”
Ma i preti non fanno altro che giudicare. È da loro che nascono discriminazioni e condanne. Vivono per sputare sentenze. Si credono investiti da Dio per insegnare agli altri come si deve vivere e morire. Sono pieni di presunzione.

Proprio oggi, in Pakistan, una folla di musulmani ha ucciso una coppia di cristiani accusandoli di blasfemia. Anche loro sono convinti di farlo in nome di Dio.

Nessun commento:

Posta un commento