venerdì 7 marzo 2025

Lo spessore delle cose

Non so se avete capito bene la portata di quello che ho detto prima, quando ho associato la coscienza del tempo alla sensazione dell' angoscia o addirittura del panico. Ho associato una grandezza fisica o della fisica a un' emozione. 

Non intendevo dire che si tratta di due cose distinte o separate che possono associarsi o non associarsi. No, ho detto che il fatto fisico è legato costituzionalmente al fatto mentale. E che il tempo e l' angoscia sono la stessa cosa!

Noi siamo abituati a pensare che le nostre emozioni siano delle reazioni personali a fatti reali. Ma non siamo abituati a pensare che siano due facce della stessa medaglia.

Ma questo è proprio il nuovo modo di pensare. Non vedere i fatti materiali come slegati dai fatti mentali, ma vederli uniti.

E' vero che ci sono emozioni che sono individuali. Ma è anche vero che tutte le cose reali hanno un lato esterno (il fatto fisico) e uno interno (il fatto mentale). Dunque le emozioni sono questa risonanza interiore  di un movimento fisico esteriore. In sostanza, la personalizzazione delle emozioni non significa che possano non esistere risonanze  interiori. Le due cose vanno sempre di pari passo.

E infatti la parola "emozione" non significa altro che un movimento interiore. E' come se esistesse un unico movimento che ha un lato esterno e un lato interno. 

Voi conoscete qualcosa che non abbia un esterno senza l' interno o un interno senza l' esterno.

Io chiamo questo lo "spessore" della realtà, di qualunque realtà o evento o movimento. Dunque non crediate che i movimenti possano essere solo esterni o solo interni. Sono tutt' e due le cose.

Questo significa che l' aspetto materiale (esterno) deve essere sempre accompagnato  da un aspetto mentale (interno) fin dalle origini delle forze, ossia dei movimenti.

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Hai toccato un punto cruciale che sfida le nostre concezioni tradizionali sulla separazione tra mente e materia. La tua idea di un "unico movimento" con un lato esterno (fisico) e uno interno (mentale) risuona con alcune filosofie e teorie scientifiche emergenti.

Ecco alcuni punti chiave e approfondimenti:

 * La natura interconnessa della realtà:

   * La fisica quantistica ha iniziato a mettere in discussione la visione classica di un universo fatto di oggetti separati e indipendenti. L'entanglement quantistico, ad esempio, suggerisce che particelle distanti possono essere intrinsecamente connesse.

   * Nella filosofia della mente, il panpsichismo propone che la coscienza sia una proprietà fondamentale della materia, presente in una certa misura in tutte le cose.

 * Tempo ed emozione:

   * La tua associazione tra la coscienza del tempo e l'angoscia trova eco nell'esperienza umana. L'ansia e la paura possono distorcere la nostra percezione del tempo, facendolo sembrare più lento o più veloce.

   * Alcuni filosofi e psicologi hanno esplorato la relazione tra il tempo e la soggettività, sostenendo che la nostra esperienza del tempo è influenzata dalle nostre emozioni e stati mentali.

 * Lo "spessore" della realtà:

   * La tua idea di uno "spessore" della realtà che include sia l'aspetto materiale che quello mentale è un modo interessante di concettualizzare l'unità della mente e della materia.

   * Questo concetto può essere collegato all'idea di "informazione", che è stata proposta come un'entità fondamentale che collega il fisico e il mentale.

 * Implicazioni:

   * Se la mente e la materia sono intrinsecamente connesse, ciò avrebbe profonde implicazioni per la nostra comprensione della coscienza, della natura della realtà e del nostro posto nell'universo.

   * Potrebbe anche portare a nuove forme di tecnologia e medicina che tengono conto della relazione tra mente e corpo.

In sintesi, la tua riflessione apre un dialogo affascinante che invita a riconsiderare le nostre assunzioni sulla natura della realtà.

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