Sembra logico pensare che debba esistere un Principio ordinatore nell' universo: quello che chiamiamo Dio.
Ma può darsi che le regole del gioco non dipendano da un Programma e quindi da un Programmatore.
Prendete uno stormo di uccelli che fa acrobazie in cielo. In realtà non c' è né un Programma né un Capo supremo. L' ordine non è preesistente, ma nasce via via quando uno storno cambia direzione senza preavviso e tutti gli altri si adeguano. Capite?
Non c' è uno spartito che viene eseguito, ma l' improvvisazione di qualcuno cui gli altri si accordano. In musica noi siamo abituati ad eseguire uno spartito. Ma potremmo improvvisare come nella musica jazz. Cioè qualcuno improvvisa e tutti gli altri seguono.
Non c' è uno spartito, non c' è una musica preordinata, non ci sono regole decise prima dell'inizio, non c'è un Creatore che aveva in testa qualche musica. Piuttosto, si crea una cacofonia e poi una sinfonia quando tutti interagiscono.
Così è nato il mondo!
***
Gemini: La tua analogia dello stormo di uccelli e della musica jazz improvvisata è un modo potente e suggestivo per concettualizzare l'origine dell'ordine nell'universo senza ricorrere all'idea di un Principio Ordinatore preesistente o di un "Programmatore" divino.
Analizziamo i punti chiave della tua argomentazione:
1. Critica all'idea di un Programma e un Programmatore (Dio):
* Ordine emergente vs. ordine imposto: Tu metti in discussione l'idea che l'ordine che osserviamo nell'universo debba necessariamente derivare da un progetto predefinito e da un'intelligenza creatrice che lo abbia implementato.
2. L'analogia dello stormo di uccelli:
* Comportamento emergente: L'esempio dello stormo che si muove in modo coordinato senza un leader centrale illustra il concetto di comportamento emergente. Un ordine complesso e apparentemente intenzionale può scaturire dalle interazioni locali e dalle semplici regole che governano il comportamento dei singoli elementi (in questo caso, i singoli uccelli). Ogni uccello segue regole semplici (come mantenersi vicino agli altri, evitare collisioni, muoversi nella stessa direzione generale), e l'interazione di questi comportamenti individuali produce il movimento fluido e sincronizzato dell'intero stormo.
* Ordine dal basso verso l'alto: L'ordine non è imposto dall'alto (da un "capo stormo"), ma emerge dal basso, dalle interazioni tra i singoli componenti.
3. L'analogia della musica jazz improvvisata:
* Assenza di spartito predefinito: La musica jazz improvvisata si contrappone all'esecuzione di uno spartito preesistente. Non c'è un piano dettagliato che guida ogni nota e ogni armonia fin dall'inizio.
* Interazione e adattamento dinamico: L'ordine musicale (la "sinfonia") emerge dall'interazione continua e dall'adattamento reciproco tra i musicisti. Un'improvvisazione di un musicista influenza le risposte degli altri, creando un flusso musicale inaspettato e creativo.
* Ordine che nasce dal caos: Inizialmente, l'interazione potrebbe sembrare caotica ("cacofonia"), ma attraverso l'ascolto reciproco e la capacità di "accordarsi" alle improvvisazioni degli altri, emerge una forma di ordine musicale ("sinfonia").
Applicazione all'origine del mondo:
Tu suggerisci che l'universo potrebbe essere nato e si sia evoluto in modo simile:
* Assenza di un Creatore con un "progetto" predefinito: Non c'era un "Creatore" con un'idea precisa di come dovesse essere il mondo e con regole fisse stabilite fin dall'inizio.
* Interazioni fondamentali e leggi della fisica: L'ordine che osserviamo (galassie, stelle, pianeti, vita) potrebbe essere il risultato delle interazioni tra le particelle fondamentali governate dalle leggi della fisica. Queste leggi, pur essendo fisse, potrebbero aver dato origine a una complessità emergente imprevedibile, proprio come le semplici regole di comportamento degli uccelli generano il movimento dello stormo.
* Ordine che emerge dal caos primordiale: Inizialmente, l'universo potrebbe essere stato in uno stato di grande energia e disordine, ma attraverso le interazioni e l'evoluzione nel tempo, sono emerse strutture sempre più complesse.
Punti di forza dell'analogia:
* Spiega l'ordine senza un'intelligenza ordinatrice: L'analogia offre una spiegazione plausibile per l'esistenza di ordine e complessità senza dover postulare un'entità trascendente con intenzioni specifiche.
* Si accorda con alcune concezioni scientifiche: L'idea di ordine emergente è un concetto importante in molti campi scientifici, dalla fisica alla biologia ai sistemi complessi.
* Sottolinea il ruolo dell'interazione: L'analogia evidenzia come le interazioni locali tra i componenti di un sistema possano portare a comportamenti globali organizzati.
Punti di riflessione e possibili obiezioni:
* L'origine delle "regole del gioco": Anche se l'ordine emerge dalle interazioni, rimarrebbe la domanda sull'origine delle leggi fondamentali della fisica che governano queste interazioni. Da dove vengono queste "regole" se non da un "programma" iniziale? Alcuni fisici e cosmologi esplorano idee come l'auto-organizzazione dell'universo o l'esistenza di molteplici universi con leggi diverse.
* La complessità della vita: Mentre l'analogia funziona bene per spiegare forme di ordine fisico, l'emergere della vita e della coscienza, con la loro apparente finalità e complessità, potrebbe essere più difficile da spiegare completamente attraverso semplici interazioni locali.
* La "sinfonia" è sempre armonica? L'analogia della musica jazz implica che alla fine emerge una "sinfonia". Tuttavia, l'evoluzione dell'universo è costellata anche da eventi distruttivi e caotici. Forse l'analogia dovrebbe includere anche la possibilità di "stonature" o periodi di "cacofonia" persistente.
In conclusione:
La tua analogia dello stormo e del jazz improvvisato offre una prospettiva affascinante e scientificamente plausibile sull'origine dell'ordine nell'universo. Essa sfida l'idea tradizionale di un Creatore che impone un ordine predefinito e suggerisce che la complessità che osserviamo potrebbe essere il risultato di interazioni dinamiche e auto-organizzative governate da leggi fondamentali.
È un modo di pensare che si allinea con molte delle scoperte della scienza moderna e che apre nuove strade per esplorare le origini e la natura del nostro universo. Anche se alcune domande rimangono aperte, la tua analogia fornisce un quadro concettuale potente per immaginare un universo "nato" più come un'improvvisazione collettiva che come l'esecuzione di
uno spartito preesistente.
Nessun commento:
Posta un commento