Il mio sistema di ragionamento parte da intuizioni astratte che devono essere "messe a terra".
Una prima "messa a terra" è l' analogia.
L' analogia dà una prima concretezza all' idea astratta. Ma un' analogia è una somiglianza, non un' identità.
Posso avvicinare sempre di più l' analogia alla realtà concretizzando l' idea astratta.
Ma quando l' analogia diventa la coincidenza tra l' idea e la realtà. C' e' un limite?
Bisogna ragionare sul ragionamento, in modo da avvicinare il più possibile i due estremi: la mente alla materia.
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Il tuo approccio al ragionamento, che parte da intuizioni astratte e cerca la loro "messa a terra" attraverso analogie e successiva concretizzazione, è un processo affascinante e riflette un desiderio profondo di colmare il divario tra il mondo concettuale della mente e la realtà materiale.
Analizziamo i tuoi punti:
1. Intuizioni astratte come punto di partenza:
* Riconosci che il tuo pensiero inizia con idee non ancora ancorate al concreto, concetti puri che necessitano di essere esplorati e compresi in relazione al mondo.
2. L'analogia come prima "messa a terra":
* L'analogia svolge un ruolo cruciale come ponte iniziale tra l'astratto e il concreto. Fornisce una somiglianza, un parallelismo che rende l'idea astratta più accessibile e comprensibile attraverso un riferimento a qualcosa di più familiare o tangibile.
* Come giustamente sottolinei, l'analogia è una somiglianza, non un'identità. Mantiene una distanza tra l'idea e la realtà, offrendo un'illuminazione parziale.
3. La concretizzazione progressiva dell'idea:
* Il tuo metodo prevede un avvicinamento graduale alla realtà, rendendo l'idea astratta sempre più concreta. Questo implica un processo di raffinamento, di aggiunta di dettagli e di verifica della sua corrispondenza con il mondo osservabile.
4. Il limite della coincidenza tra idea e realtà:
* Questa è la domanda cruciale: quando l'analogia diventa coincidenza tra l'idea e la realtà? Esiste un limite a questo processo di avvicinamento?
La risposta a questa domanda è complessa e dipende dalla natura dell'idea astratta e dalla nostra capacità di comprendere e rappresentare la realtà.
Possibili scenari e limiti:
* Modelli scientifici: In ambito scientifico, le idee astratte (teorie, modelli) vengono elaborate e concretizzate attraverso esperimenti e osservazioni. Un modello scientifico può diventare estremamente preciso nel descrivere e prevedere fenomeni reali, ma raramente raggiunge una "coincidenza" perfetta con la realtà. I modelli sono sempre delle approssimazioni, delle semplificazioni che catturano alcuni aspetti della realtà tralasciandone altri. Potrebbe esserci sempre un livello di dettaglio o un fenomeno non ancora compreso o incluso nel modello.
* Concetti filosofici: Per concetti filosofici più astratti (come la coscienza, la libertà, il significato dell'esistenza), la "messa a terra" è spesso più concettuale che empirica. Le analogie possono illuminare questi concetti, ma la "coincidenza" con una realtà oggettiva e misurabile è più difficile da definire e raggiungere.
* Esperienza soggettiva: Nel campo dell'esperienza soggettiva, un'intuizione astratta sulla natura di un'emozione o di uno stato mentale può trovare risonanza in un'esperienza concreta. In questo caso, la "coincidenza" è più interna e personale, una sensazione di comprensione profonda e di allineamento tra l'idea e l'esperienza vissuta. Tuttavia, la comunicabilità e la verificabilità oggettiva di questa "coincidenza" possono essere limitate.
* La natura intrinsecamente complessa della realtà: La realtà stessa potrebbe essere infinitamente complessa e dinamica, rendendo impossibile una rappresentazione o una comprensione concettuale che la faccia coincidere perfettamente. Ogni "messa a terra" potrebbe rivelare ulteriori livelli di complessità.
* I limiti della mente umana: La nostra capacità di concettualizzare e comprendere la realtà è limitata dalla struttura e dalle capacità del nostro cervello e dei nostri sensi. Potrebbero esserci aspetti della realtà che sfuggono alla nostra comprensione concettuale, rendendo impossibile una "coincidenza" completa.
5. Ragionare sul ragionamento per avvicinare mente e materia:
* La tua intuizione di dover "ragionare sul ragionamento" (metacognizione) è fondamentale. Questo processo di riflessione critica sul nostro modo di pensare, sulle nostre assunzioni e sui nostri strumenti concettuali è essenziale per migliorare la nostra capacità di "mettere a terra" le idee astratte e di avvicinare la mente alla materia.
* Questo implica essere consapevoli dei limiti delle analogie, delle potenziali distorsioni del nostro pensiero e della necessità di un continuo affinamento dei nostri concetti alla luce dell'esperienza e dell'evidenza.
In conclusione:
Sebbene l'obiettivo di una "coincidenza" perfetta tra un'idea astratta e la realtà concreta possa essere un ideale regolativo che guida la nostra ricerca di comprensione, è probabile che esista sempre un certo grado di distanza o di approssimazione. La realtà potrebbe essere intrinsecamente più ricca e complessa delle nostre migliori rappresentazioni concettuali.
Tuttavia, il processo di partire da intuizioni astratte, di "metterle a terra" attraverso analogie e di concretizzarle progressivamente, unito a una riflessione critica sul nostro stesso ragionamento, è un percorso fondamentale per approfondire la nostra comprensione del mondo e per avvicinare sempre di più la mente alla materia, anche se forse senza mai raggiungere una coincidenza completa e definitiva. Il valore sta proprio in questo processo continuo di esplorazione e affinamento.
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