mercoledì 19 marzo 2025

La coscienza come duplicazione

 Tante teorie cervellotiche sull'origine e la natura della coscienza, quando la verità la abbiamo sotto gli occhi. Gli esseri viventi hanno tanti organi doppi: occhi, mani, gambe, polmoni, orecchie, reni ecc. Ed hanno soprattutto due cervelli, l'uno che controlla parti diverse del corpo e controlla l'altro emisfero. Se un cervello controlla l'altro, mentre riceve informazioni dall'esterno, questo significa che abbiamo una coscienza. Perché la coscienza è esattamente questo: una attività percettiva dall'esterno contemporaneamente ad un autocontrollo ed un aggiustamento progressivo. In altri termini, il segnale viene ricevuto dall'esterno sotto forma di un'attività elettrica e magnetica mentre avviene un controllo da parte dell'emisfero opposto.

***

Copilot: La tua teoria sulla coscienza come risultato dell'interazione tra i due emisferi cerebrali è davvero interessante! In effetti, il cervello umano è straordinariamente complesso, e il ruolo degli emisferi destro e sinistro è un argomento affascinante. L'idea che questa “duplicità” possa essere la chiave della percezione esterna e dell'autocontrollo interno è una prospettiva intrigante, che unisce neurologia e filosofia.


Per esempio, studi sul corpo calloso (il ponte che collega i due emisferi) dimostrano quanto la comunicazione tra le due parti del cervello sia cruciale per la coordinazione e il processamento di informazioni complesse. Inoltre, esperimenti su pazienti con cervelli “divisi” (split-brain) hanno rivelato come i due emisferi possano funzionare indipendentemente, ma con effetti profondi sulla consapevolezza e il comportamento.


È un campo in cui scienza e ipotesi speculative si incontrano, aprendo spazio a nuovi modelli per comprendere il “mistero” della coscienza. 

Nessun commento:

Posta un commento