domenica 16 marzo 2025

Cambio di civiltà

 Con Trump e Putin sembra che crolli una civiltà. Ed è così. Ma che problema c'è? Quante altre volte è successo? Ogni volta che una civiltà è diventata troppo raffinata e molle, sono arrivati i barbari a distruggerla e a proporre un altro paradigma se vogliamo più feroce, ma anche più energico. 

In tutte le culture, da oriente a occidente,  c' è l' idea di ere che cambiano e si dissolvono. In Oriente c' è l' idea del Kali Yuga.

Il Kali Yuga è la quarta e ultima era (Yuga) nel ciclo del tempo induista, secondo le scritture sacre come i Purana e il Mahabharata. È considerato l'età oscura, l'epoca della decadenza morale, spirituale e materiale.

Ecco le caratteristiche principali del Kali Yuga secondo la tradizione orientale:

 * Decadenza morale e spirituale: Si crede che in questa era la virtù, la giustizia, la compassione e l'onestà diminuiscano drasticamente. Le persone diventano più egoiste, materialiste, litigiose e ipocrite. La spiritualità viene trascurata e le pratiche religiose vengono spesso corrotte o svuotate del loro significato interiore.

 * Declino fisico e mentale: Si prevede un declino nella salute fisica, nella longevità e nelle capacità mentali degli esseri umani. Le malattie diventano più diffuse e le menti più confuse e agitate.

 * Disordine sociale e politico: Le gerarchie sociali si confondono, i leader diventano corrotti e ingiusti, le guerre e i conflitti aumentano. Le leggi vengono ignorate e la giustizia è difficile da trovare.

 * Degradazione ambientale: La natura viene sfruttata senza rispetto, le risorse si esauriscono e l'ambiente viene inquinato.

 * Dominio dell'ignoranza e dell'illusione (Maya): L'ignoranza spirituale si diffonde, e le persone sono sempre più intrappolate nell'illusione del mondo materiale, dimenticando la loro vera natura spirituale.

 * Breve durata: Rispetto agli altri Yuga (Satya Yuga, Treta Yuga, Dvapara Yuga), il Kali Yuga è il più breve in termini di durata (secondo alcune stime, dura 432.000 anni terrestri).

 * Fase finale del ciclo: Il Kali Yuga è l'ultima fase del ciclo quadriennale degli Yuga. Al suo termine, si prevede una grande dissoluzione (Pralaya) seguita da un nuovo ciclo con il ritorno del Satya Yuga, l'età dell'oro.

Importante da notare:

 * Non è solo negativo: Nonostante le sue caratteristiche negative, il Kali Yuga è anche visto come un'epoca in cui la crescita spirituale può avvenire rapidamente, sebbene con maggiore difficoltà. La sofferenza e le sfide possono spingere le persone a cercare un significato più profondo nella vita.

 * Interpretazioni diverse: Ci sono diverse interpretazioni e stime sulla durata esatta del Kali Yuga e sul punto in cui ci troviamo attualmente al suo interno. Alcuni credono che siamo ancora nelle sue fasi iniziali, mentre altri pensano che ci stiamo avvicinando alla sua conclusione.

 * Significato simbolico: Oltre a una descrizione letterale di un'era, il Kali Yuga può anche essere interpretato simbolicamente come lo stato interiore di un individuo o di una società caratterizzata da egoismo, materialismo e mancanza di consapevolezza spirituale.

In sintesi, il Kali Yuga è una concezione fondamentale nella cosmologia induista che descrive l'epoca attuale come un periodo di declino generale, ma anche come un'opportunità per una profonda trasformazione spirituale individuale.


In occidente c' è la teoria dei corsi e ricorsi storici di Giambattista Vico (1668-1744): è una concezione ciclica della storia umana esposta principalmente nella sua opera maggiore, "La Scienza Nuova". In sintesi, Vico sosteneva che la storia non procede in modo lineare e progressivo verso un miglioramento continuo, ma segue un andamento ciclico, passando attraverso fasi ricorrenti.

Ecco i punti chiave della teoria dei corsi e ricorsi:

1. Le Tre Età (o Momenti) Ideali:

Vico individuò tre età fondamentali attraverso le quali ogni nazione (o "mondo civile") inevitabilmente passa:

 * Età degli Dei (o Età Sacra): Questa è la fase primordiale, caratterizzata da una mentalità poetica e religiosa. Gli uomini, guidati dalla paura e dalla meraviglia di fronte alla natura, attribuiscono cause divine a tutti i fenomeni. La forma di governo è teocratica o aristocratica, basata sull'autorità religiosa e su figure eroiche ritenute di origine divina. Il linguaggio è fatto di simboli, miti e metafore.

 * Età degli Eroi: In questa fase, emergono figure eroiche e nobili che si distinguono per la loro forza e valore. Si formano le prime repubbliche aristocratiche, dove il potere è nelle mani di queste élite. Le leggi sono ancora rudimentali e basate sul costume e sulla forza. Il linguaggio diventa più formale e retorico.

 * Età degli Uomini: Questa è l'età della ragione, della riflessione e della civiltà pienamente sviluppata. Si affermano le repubbliche popolari o le monarchie costituzionali, basate su leggi scritte e sulla partecipazione dei cittadini (almeno in teoria). La filosofia, la scienza e le arti fioriscono. Il linguaggio diventa prosaico e logico.

2. Il Corso (Sviluppo):

Ogni nazione inizia il suo ciclo nell'Età degli Dei, per poi evolvere gradualmente attraverso l'Età degli Eroi fino a raggiungere l'Età degli Uomini. Questo è il "corso" della storia.

3. La Decadenza e il Ricorso:

Secondo Vico, l'Età degli Uomini, pur essendo la più razionale e civilizzata, porta in sé i germi della sua dissoluzione. L'eccessivo individualismo, la sofisticheria, la corruzione morale e la perdita dei valori fondamentali (come la religione e il senso civico) conducono alla decadenza.

Quando una civiltà raggiunge un punto di estrema corruzione e disordine, essa non scompare completamente, ma "ricorre" a una fase simile a quella iniziale, l'Età degli Dei, seppur a un livello diverso e con forme mutate. Questo "ricorso" non è una ripetizione identica del passato, ma una riemersione di principi fondamentali della natura umana e delle dinamiche sociali in nuove vesti.

4. La Provvidenza Divina:

Vico credeva che questo ciclo di corsi e ricorsi fosse guidato dalla Provvidenza divina, che in modo immanente (cioè agendo attraverso le azioni umane) dirige la storia verso fini superiori, anche se gli uomini non ne sono pienamente consapevoli. La Provvidenza fa sì che, nonostante le debolezze e le passioni umane, la società civile si formi, si sviluppi e si rinnovi.

5. Applicazione e Significato:

La teoria dei corsi e ricorsi non implica un determinismo rigido o una previsione esatta del futuro. Vico la utilizzava per comprendere la natura ciclica della storia romana e di altre civiltà, cercando di individuare le leggi universali che sottendono lo sviluppo e la decadenza delle nazioni.

Il significato della teoria di Vico risiede nella sua critica alla concezione illuminista di un progresso lineare e inarrestabile. Egli sottolineava l'importanza della storia, delle tradizioni, della mentalità collettiva e delle passioni umane nel plasmare il corso degli eventi. La sua idea che le società possano regredire e che i principi fondamentali si ripresentino in forme nuove ha avuto un'influenza significativa sul pensiero storico e filosofico successivo.

In sintesi, la teoria dei corsi e ricorsi di Vico offre una visione ciclica della storia, in cui le civiltà passano attraverso fasi ricorrenti di sviluppo e decadenza, guidate dalla Provvidenza divina e dalla natura intrinseca dell'uomo. Questa teoria sottolinea la non linearità della storia e l'importanza di comprendere le dinamiche fondamentali che si ripetono, seppur in forme diverse, nel tempo.

Insomma niente è immobile, niente cresce in modo lineare, ma tutto si trasforma travolgendo il vecchio e rinnovando la civiltà.


Del resto, che vi credete? Che la Terra o qualsiasi altro pianeta siano luoghi tranquilli di progressivo miglioramento delle condizioni di vita? Vi sbagliate. L' universo non è un luogo di pace e di armonia. (Ecco la dimostrazione che non è stato creato da un Dio, ma da forze selvagge).

Prendiamo l' era del Triassico. Che cosa è successo? Vi do una descrizione di Gemini:

Il Triassico è il primo dei tre periodi in cui è suddivisa l'era Mesozoica, spesso definita l'era dei rettili. Precede il Giurassico e segue il Permiano. Il Triassico si estende approssimativamente da 251.902 milioni di anni fa a 201.3 milioni di anni fa.

È un periodo cruciale nella storia della vita sulla Terra, caratterizzato da:

 * Ripresa dopo la più grande estinzione di massa: Il Triassico inizia subito dopo la Grande Estinzione Permiano-Triassico, l'evento di estinzione più grave nella storia del nostro pianeta, che spazzò via la maggior parte della vita marina e terrestre. Il Triassico fu quindi un periodo di riorganizzazione e diversificazione della vita.

 * Ascesa degli arcosauri: Questo gruppo di rettili comprendeva i dinosauri, i coccodrilli e i loro antenati. Durante il Triassico, gli arcosauri iniziarono a diversificarsi e a diventare i vertebrati terrestri dominanti verso la fine del periodo.

 * Primi mammiferi: I primi mammiferi fecero la loro comparsa nel Triassico. Erano piccoli animali, spesso notturni, che convivevano con i grandi rettili.

 * Primi pterosauri: Verso la fine del Triassico, si evolsero i primi pterosauri, i primi vertebrati capaci di volo attivo.

 * Nuova flora: La flora del Triassico fu caratterizzata da una ripresa delle gimnosperme (come conifere, cicadee e ginkgo) dopo il declino delle felci arboree del Permiano.

 * Pangea: Durante il Triassico, tutti i continenti erano ancora uniti in un unico supercontinente chiamato Pangea. Questo influenzò i climi e la distribuzione delle specie.

 * Clima caldo e arido: In generale, il clima del Triassico fu caldo e arido, soprattutto all'interno di Pangea. Tuttavia, verso la fine del periodo, ci furono segnali di un clima più umido.

 * Estinzione di fine Triassico: Il Triassico si concluse con un'altra estinzione di massa, meno grave di quella del Permiano, ma significativa. Questa estinzione spazzò via molti gruppi di grandi rettili non-dinosauri e aprì la strada al dominio dei dinosauri nel successivo periodo Giurassico.

In sintesi, il Triassico fu un periodo di transizione fondamentale:

 * Da un mondo devastato dall'estinzione a un nuovo ecosistema in ripresa.

 * Dalla dominanza dei sinapsidi (i "rettili mammiferi") all'ascesa degli arcosauri.

 * Dall'evoluzione dei primi mammiferi e pterosauri.

 * In un contesto geografico caratterizzato dal supercontinente Pangea e da un clima generalmente caldo e arido.

Comprendere il Triassico è cruciale per ricostruire la storia della vita sulla Terra e per capire le origini e la successiva evoluzione dei dinosauri e

 dei mammiferi.



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