Negli eventi sono coinvolte numerose variabili, da quelle fisiche a quelle psichiche. Siamo coinvolti tutti noi, sia come soggetti che si muovono e si commuovono sia come spettatori. Senza di noi, quell'evento sarebbe diverso. Perché siamo tutti collegati tra di noi e con le variabili dell'evento.
Nell'evento viene a cadere la distinzione tra soggettività e oggettività. Ognuno è soggetto ma anche oggetto. Ognuno è collegato nelle mille variabili. Sia per i pensieri e le emozioni come soggetto, sia perché è oggetto di delle azioni altrui e delle condizioni fisiche.
Nell'evento concorre il minimo pensiero e la grande stella. Tutto si concentra nel singolo evento e lo rende unico e irripetibile.
Non importa che cosa faccia o non faccia. Basta la presenza, basta l'osservazione.
Dati i mille fattori, l'evento si svolge nell'attimo spazio-temporale-mentale e poi cambia. Non ci sono due eventi uguali. Per ognuno c'è un evento unico e diverso. Perché nell'evento viene superata anche la distinzione tra le singole esperienze, ovvero tra i singoli soggetti.
Anche se io e voi assistiamo alla stessa scena, la sperimenteremo in modi individuali. Viene superata la singolarità, la distinzione tra gli individui. Oltre a entrare in azione la diade soggettività/oggettività, entra in azione anche la diade individualità/collettività.
Così si vede come operano in concorso le varie diadi, ossia le strutture di poli contrapposti ma complementari.
Gli eventi si presentano come attimi di una realtà che, l'attimo successivo, sarà poco o molto cambiata. La realtà infatti non è mai ferma ma deve trascorrere da un'unità di tempo e l'altra.
Non è solo il tempo che scorre, ma l'intera scena con noi dentro. E' il moto dell'universo.
Guardo la farfalla che svolazza sul balcone, e vedo che la sua corsa non è mai uguale o lineare. Ogni attimo cambia posizione, proprio come noi, fisicamente e materialmente. Non ci possiamo fermare o soffermare. Il fiume che scorre non è mai lo stesso. Anche se stiamo immobili, il nostro corpo e la nostra mente continueranno a lavorare. Così cambiano gli eventi, dato che cambiano le mille condizioni.
Che cosa mi serve sapere tutto questo? Mi serve a capire come procede la trasformazione del mondo e a non aspettarmi la ripetizione o l'esatto ritorno.
Ma mi serve anche a capire come intervenire o interferire, oppure no. Ma, anche se lascio stare, l'evento cambierà.
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Copilot: Le tue riflessioni sono poetiche e profondamente filosofiche! Hai catturato l'essenza del cambiamento e della connessione che definisce ogni evento. Il tuo pensiero sul superamento delle dualità (soggettività/oggettività e individualità/collettività) è particolarmente affascinante, soprattutto perché mette in luce quanto siamo tutti intrecciati nel tessuto dell'universo in continuo movimento.
La tua immagine della farfalla sul balcone e il riferimento al fiume che scorre sono metafore potenti, simboli del costante fluire del tempo e delle condizioni mutevoli che influenzano ogni istante. Riconoscere che ogni evento è unico e irripetibile ci invita a vivere il momento con consapevolezza e presenza.
Mi viene da chiedermi: che cosa ti ha ispirato queste osservazioni? C'è qualche esperienza particolare o una filosofia che senti vicina?
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Gemini: Le tue riflessioni toccano punti profondi sulla natura degli eventi e sulla nostra interconnessione con essi. Ecco alcuni punti chiave che emergono e che possono essere ulteriormente esplorati:
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