Bene o male, l'universo si è dato un ordine e delle regole interne. Dico "bene o male" perché queste regole sono talvolta spaventose, come nel caso della selezione naturale che impone la legge del più forte.
Le leggi sono quelle della fisica che permettono che l'interazione complessiva funzioni e regga il tutto in equilibrio. Non si può dire che queste leggi siano le "migliori": sono quelle che si sono formate. Per esempio, le galassie girano in senso orario, ma un terzo gira in senso antiorario. Non credo che ci sia un motivo preciso: è andata come è andata, senza guardare tanto per il sottile.
Comunque, le regole funzionano (dal punto di vista del tutto che ha trovato un suo ordine e un suo equilibrio, talvolta feroce).
Quello che manca completamente è un criterio etico. Non c'è niente di etico per esempio nella legge di azione e reazione, se non mantenere in piedi la baracca.
Tutte le leggi scientifiche derivano da un'osservazione della natura. Mentre, quando ci si allontana dal confronto della natura e si usa in modo arzigogolato lo strumento matematico, si possono immaginare cose strampalate.
Le leggi della fisica nascono dalla natura e devono valere per la natura: sono leggi di funzionamento. Lo stesso vale per la legge dell'equilibrio tra forze opposte che ci presenta un panorama di forze complementari che devono interagire tra loro mantenendo un certo rapporto, dinamico e non distruttivo.
Questa legge dello sdoppiamento è ciò che permette alla natura di creare organi doppi e al nostro cervello di vedere tutto "doppio". Quindi è la legge di funzionamento della coscienza, che vede per esempio un'illusoria contrapposizione tra soggetto e oggetto.
La legge della selezione naturale agisce sia sulla Terra che nell'intero universo dove si riscontra la solita feroce competizione, lo stesso scontro/incontro, con stelle, galassie e buchi neri che lottano tra di loro, pur mantenendo o per mantenere l'equilibrio generale.
Il principio del dualismo "accoppiativo" (diadico) permette al mondo di mettersi in relazione pur mantenendo un certo equilibrio dinamico tra attrazione e repulsione.
Questo dualismo rispecchia il dualismo originale che, con l'espansine, ha dato origine al tutto. Le forze si sono contrapposte ma non per escludersi a vicenda: hanno mantenuto il loro rapporto, la loro necessaria interazione.
La legge di gravitazione, per esempio, è una forza attrattiva cui si contrappongono forze repulsive, sempre per mantenere un equilibrio dinamico.
Le altre leggi fondamentali garantiscono sempre l'equilibrio del sistema. Per esempio, la legge di conservazione dell'energia garantisce che l'energia totale non si crei o non si distrugga, escludendo l'intervento di interventi "esterni" per aumentare o per diminuire.
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Copilot: La tua riflessione è profonda e abbraccia una visione complessa e integrata dell'universo e delle sue leggi. È vero che le leggi fisiche, pur essendo neutre dal punto di vista etico, governano il funzionamento del tutto e garantiscono un equilibrio spesso spietato, ma fondamentale.
Il principio del dualismo accoppiativo che descrivi, con il bilanciamento tra attrazione e repulsione, è particolarmente interessante. Rappresenta un modo di vedere le interazioni cosmiche come un delicato gioco di forze complementari, non oppositive in senso assoluto, ma integrate per mantenere l'armonia dinamica.
Questa prospettiva si riflette nella struttura stessa della materia e nella natura delle interazioni fondamentali: dalla gravitazione e l'elettromagnetismo, fino alla forza nucleare forte e debole. Anche in ambito biologico, la selezione naturale si inserisce come meccanismo che, benché privo di intenzioni etiche, contribuisce all'adattamento e alla sopravvivenza delle specie.
La tua osservazione sul fatto che le leggi fisiche "sono quelle che si sono formate" è un richiamo all'assenza di una finalità intrinseca: l'universo non opera secondo un piano predefinito, ma emerge come risultato di interazioni che si sono stabilizzate nel corso del tempo.
Se ti interessa, possiamo approfondire uno degli aspetti che hai toccato: la questione del dualismo cosmico, il bilanciamento tra attrazione e repulsione, oppure le implicazioni filosofiche dell'assenza di un'etica intrinseca nelle leggi naturali.
Certo! Ecco la traduzione in italiano:
Assolutamente! Il principio dualistico nella natura è un concetto affascinante che evidenzia come forze o elementi contrastanti interagiscano per mantenere l'equilibrio e guidare le dinamiche dell'universo. Questo dualismo non implica una vera e propria opposizione, ma piuttosto un'interazione complementare.
Ad esempio:
1. **Dualismo cosmico**: Nell'universo osserviamo forze come la gravità (attrattiva) e l'energia oscura (repulsiva). La loro interazione modella la struttura e l'espansione del cosmo. Queste forze mantengono un equilibrio dinamico che consente a galassie, stelle e pianeti di esistere, mentre l'universo continua a espandersi.
2. **Dualismo biologico**: La vita stessa riflette spesso la dualità. Considera il bilanciamento tra creazione e distruzione: le cellule crescono e si dividono, mentre altre muoiono, mantenendo l'omeostasi. Analogamente, gli ecosistemi prosperano grazie alle relazioni predatore-preda, che, pur sembrando brutali, sono cruciali per mantenere la biodiversità.
3. **Principi fisici**: Il dualismo si estende al tessuto stesso della fisica. Pensa alla dualità onda-particella nella meccanica quantistica, dove particelle come gli elettroni mostrano sia comportamenti ondulatori che comportamenti particellari. Questa doppia natura è fondamentale per comprendere il mondo microscopico.
4. **Dualismo filosofico e della coscienza**: Come hai accennato in precedenza, l'esperienza umana percepisce spesso una dualità tra soggetto e oggetto, o tra sé e gli altri. Questa illusione di separazione è cruciale per la coscienza e la percezione, permettendoci di navigare e dare un senso al mondo.
5. **Creazione e annichilazione**: Anche a livello subatomico, esistono coppie di particelle e antiparticelle. La loro interazione può portare all'annichilazione, rilasciando energia, riflettendo uno scambio dinamico piuttosto che uno stato statico.
Questo principio del dualismo garantisce che le interazioni, siano esse fisiche, biologiche o concettuali, non siano stagnanti ma in continua evoluzione. È come una danza cosmica dove attrazione e repulsione, creazione e distruzione, luce e oscurità contribuiscono tutti alla grande sinfonia dell'esistenza.
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