Ogni tanto leggo di queste esperienze di persone che sono morte ma che poi sono tornate a vivere. Raccontano di meraviglie, di un' incredibile pace, di una sensazione di amore, di interconnessione, di armonia, di essere pura energia, i nodi di un' immensa rete, di accoglienza da parte delle anime dei morti. Tutto magnifico. Tanto magnifico che nessuno vorrebbe ritornare a vivere sulla Terra. Ma ci deve tornare per assolvere a qualche compito... che però sembra risibile e minuscolo
Una sola domanda. Se tutto è così meraviglioso, che ci facciamo qui? Perché siamo finiti incarnati, incatenati, infelici, sofferenti?
Se tutto è energia libera, perché questa energia si è solidificata e contratta?
Questo sembrerebbe un Purgatorio. Ma noi che colpe dobbiamo espiare? Sarebbe meglio suicidarci tutti?
Poi ci sono i soliti guastafeste. Che parlano di luoghi tenebrosi, di pene terribili, di sofferenze inimmaginabili.
E allora torniamo al punto di partenza, al dualismo che infesta tutto.
A chi credere? Forse è meglio non credere. Tanto ci arriveremo lo stesso anche noi. E vedremo di persona. O non vedremo nulla.
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