Purtroppo la maggioranza delle persone non vuole essere consapevole e si comporta come le abitudini, le usanze, il conformismo, la propaganda dei mass media, la cultura (cioè l’ignoranza generale consolidata) e certe istituzioni (come la Chiesa) vogliono. Insomma non pensano con la loro testa, ma con quella dei potenti di turno. Eppure si credono tanto originali.
Ma,
se non c’è consapevolezza, non può esserci originalità. Si diventa come automi
che obbediscono alle sollecitazioni di qualcuno. Si passa da un estremo
all’altro.
È
il caso degli italiani che, ad ogni elezione, vorrebbero cambiare tutto e
votano i partiti più strampalati, sperando che siano diversi dai precedenti.
Odiano talmente i loro politici che cadono dalla padella alla brace ed eleggono
immancabilmente i peggiori.
È
già successo con i Cinquestelle (che sono risultati impreparati e velleitari)
ed ora con la destra estrema. Di colpo gli elettori votano tutti per un
partito, purché sembri nuovo.
Ma
la destra estrema non è nuova, anche se si presenta con facce nuove. È
vecchissima ed ha sempre le stesse idee arretrate: contro le libertà
individuali, contro i gay, contro le famiglie non tradizionali, contro gli
immigranti, contro l’Europa… Se poi si appoggia alla Chiesa, non può che essere
piccola piccola.
È
da secoli che la Chiesa in Italia è ispiratrice di ogni idea tradizionalista e
reazionaria. Ed è per questo che l’Italia cattolica è così arretrata.
La
loro idea di Dio è quella di un’autorità che governa il mondo (ma lo governa evidentemente
molto male) e a cui si deve ubbidienza assoluta. Lo diceva san Paolo, il vero
fondatore del cristianesimo: ogni autorità è voluta da Dio e quindi non può
essere discussa. Ubbidite e basta!
Anche
gli ultracattolici che oggi governano l’Italia hanno queste vecchie idee. E
presto gli italiani si accorgeranno per chi hanno votato.
Non
si occuperanno della riduzione delle bollette, ma della riduzione dei diritti
civili e delle libertà individuali, approvati dalla Chiesa che oggi sembra
rivoluzionaria ma che è sempre reazionaria e ama tanto i dittatori.
La
religione dovrebbe starsene fuori dalla politica. Ma non in Italia, dove la
destra esibisce rosari, madonne, santi, crocifissi e parole d’ordine scimmiottate
dal linguaggio religioso. “Credo!” è stato lo slogan della Lega.
In
che cosa crede? In un Dio che non è mai esistito? In un Vangelo dove Dio è
equiparato a un banchiere, a un mercante, a un amministratore e sempre a un
padrone?
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