Gli ultimi giorni dell’umanità
Non
ce ne accorgiamo, ma forse stiamo vivendo gli ultimi giorni dell’umanità. Non
ci vogliamo pensare, perché ci sembra incredibile. Ma il mondo è sull’orlo di
una guerra atomica.
Da
un momento all’altro potrebbe arrivare un missile sulle nostre belle città e
spazzare via tutto. Non più monumenti, non più opere d’arte, non più chiese e
cattedrali.
I
più sarebbero vaporizzati all’istante e gli altri rimpiangerebbero di non
essere morti.
Forse
Putin è un pazzo. Ma in realtà è un uomo come tanti altri, solo malato di mania
di grandezza.
In
fondo l’universo è nato da un’esplosione e il pianeta Terra può finire in
un’esplosione. Siamo nati dal fuoco e nel fuoco finiremo.
I
più non ci pensano e vivono le loro vite come al solito. Cantano e ballano.
Ma
non ci sarà nessun Dio a salvarci. Nessun salvatore. Finiremo ignominiosamente
nel nulla, da cui siamo usciti.
Quando
ci domandiamo perché non incontriamo mondi evoluti, dobbiamo pensare che tutti
hanno attraversato una crisi come questa e si sono autodistrutti.
Questa
è una dimostrazione che nessuna Entità esteriore vede e provvede. Siamo
abbandonati a noi stessi, ai nostri impulsi, alle nostre ambizioni. Dobbiamo
esserne consapevoli.
Ma
uomini come Putin non capiscono. E purtroppo hanno a loro disposizione armi
nucleari. L’Apocalisse è assicurata.
Non
servono a niente gli appelli alla ragionevolezza, al buon senso, alla coscienza,
alla civiltà e alle religioni.
Ci
vorrebbe un Chakravartin, un re del mondo dotato di saggezza. Ma anche di forza.
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