martedì 11 ottobre 2022

Niente è nostro

 

E tutto perché siamo convinti erroneamente che il corpo ci appartenga, che la mente ci appartenga, che la coscienza sia nostra, che la vita sia nostra… mentre niente è veramente nostro, neppure quello che riteniamo il nostro io, che in realtà è una supposizione. È la lingua che usiamo che ci costringe a mettere un soggetto in tutto ciò che diciamo e pensiamo, tanto che alla fine crediamo che il soggetto esista di per sé.

Ma non è vero. Ci basti pensare che tutto è destinato a dissolversi. Dovremmo ripetercelo ogni giorno: siamo destinati a morire.

Basterebbe avere sempre questa consapevolezza per rinunciare a questi presunti possessi. Niente è nostro veramente. Dobbiamo restituire tutto. Vi potete portare dietro le ricchezze o i beni? E allora non possiamo portarci dietro neanche l’io.

È l’illusione che ci rende avidi ed egoisti – l’illusione di possedere qualcosa a lungo.

Di questo gli uomini non sono consapevoli, anche se dicono che lo sanno. Si credono immortali e separati. E allora lottano per avere la prevalenza.

Non è una novità. I saggi e gli illuminati lo sanno.

Ma gli uomini sono ostinati. E le religioni perpetuano l’inganno. “L’ultimo nemico a essere vinto sarà la morte!” proclama san Paolo… Ma quando mai?

L’ultimo nemico a essere vinto sarai tu stesso, con la montagna di illusioni e sogni che ti sei fatto. Guarda i morti. Forse comunicano? Se ne sono andati, ma non in un altro posto. Se ne sono andati e si sono fusi col Tutto.

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