Per eaminare la situazione, occorre liberare la mente dai pregiudizi. Non è sicuro che esistano Dio e l’anima, Se osserviamo il mondo, ci accorgiamo che è stato fatto secondo leggi feroci. La sopravvivenza non è assicurata e tutti devono lottare contro tutti, in una lotta continua.
Non solo, la vita è comunque assicurata per un breve periodo di tempo, dpodiché iniziano implacabilmente vecchiaia, malattie e morte. Insomma non un bel posto. Chiunque di noi saprebbe concepire un mondo migliore.
Inoltre ai conflitti esterni si accompagnano conflitti interni, perché l’animo umano e l’universo stesso sono ambigui, ambivalenti, contraddittori e duali. Se c’è il bene, ci dev’essere il male, se c’è l’alto ci dev’essere il basso, se c’è l’amore ci dev’essere l’odio, se c’è il giusto ci dev’essere l’ingiusto, e così via.
Difficile che un mondo del genere sia stato creato da un Dio buono e mite. Semmai da una forza selvaggia e al di là del bene e del male.
Quindi, se si esamina il mondo, bisogna lasciar perdere miti e pregiudizi. E guardarlo per quel che è.
Bisogna perciò mettersi in una posizione di distaccata osservazione, pronti ad accettare conclusioni ben diverse da quelle che ci propinano i centri di potere politco-religiosi, sempre disposti ad avallare l’idea che il mondo abbia un padrone e che esiga padroni terrestri.
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