lunedì 15 gennaio 2018

Un mondo di fenomeni illusori

Si può stare tutto il giorno con qualcuno e non vederlo mai veramente.
Già, questo succede perfino con noi stessi – con cui stiamo sempre insieme.
Ma il punto è che non siamo presenti, non siamo attenti, ci accontentiamo di guardare l’esterno. E, se non conosciamo noi stessi, figuriamoci gli altri.
C’è però qualcosa di strutturale in questa incapacità di vedere e conoscere noi stessi e gli altri. È davvero impossibile. L’uomo è l’essere che non può conoscere tutto se stesso.
In realtà, noi non siamo noi stessi. E, allora, che cosa siamo?
Siamo simulacri, apparenze, sogni o incubi. Siamo interrelazioni. Ci manca l’in sé. Come tutto in questo mondo illusorio.
È inutile quindi cercare una impossibile realtà. Siamo come i personaggi pirandelliani in cerca di autore, in cerca di se stessi. Esistono, ma non sanno chi sia il loro autore. Esistono, ma non sanno chi sono.
Per lo più si dice che il nostro autore sia qualcosa che chiamiamo “Dio”. Ma Dio nessuna sa che cosa sia. E quindi torniamo alla mancanza di partenza.
Dobbiamo rassegnarci a fare e a vivere, senza oggettività, senza realtà. Costruiamo sul vuoto. D’altronde il mondo stesso è fondato su nulla, cambia di continuo ed è destinato alla disgregazione, come noi, come tutto.

Ci sarà mai qualcuno capace di un aggancio a qualcosa di reale?

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