sabato 20 gennaio 2018

Al di là del samsara

La meditazione non è comunque la ricerca di stati d’animo positivi. Non conosco nessuno che sia sempre lieto, se non appunto un deficiente. E anche gli illuminati e i santi avevano comunque le loro incazzature.
No,usciamo dalle favole. La meditazione è osservazione il più possibile distaccata degli stati d’animo negativi e positivi. È non-coinvolgimento.
Se infatti cercassi solo stati d’animo positivi, rimanendone attaccato, quando li perdessi, mi sentirei frustrato, depresso, deluso. Ricadrei nel ciclo (samsara) piacere-dolore, positivo-negativo, speranza-delusione.

Uscire da questo ciclo significa prendere atto di tutto ciò che proviamo, senza farcene troppo influenzare. Consideriamo di essere al cinema e di vedere ciò che ci succede come se succedesse ad un personaggio di fantasia. Capita a questo personaggio. Ma noi siamo altro, siamo colui che ne è testimone.

2 commenti:

  1. Gentile Lamparelli,
    il suo illuminante post mi ha fatto ripensare a quanto scrive De Mello nel libro "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo":... "Prima dell'illuminazione, ero depresso; dopo l'illuminazione, continuo a essere depresso." Ma c'è una differenza: non mi identifico più con la depressione. Sapete quanto è grande la differenza?
    Uscite da voi stessi e guardate quella depressione, e non vi identificate con essa. Non fate nulla per mandarla via: siete disposti ad andare avanti con la vostra vita, mentre penetra attraverso di voi e scompare. Se non sapete cosa significa ciò, avete davvero qualcosa da desiderare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La meditazione è prima di tutto un processo di disidentificazione. Disidentifichiamoci dai nostri sentimenti, dalle nostre emozioni, dai nostri pensieri e dal nostro stesso io. C'è un altro piano su cui vivere.

      Elimina