mercoledì 10 gennaio 2018

Come amare

Noi crediamo che amare significhi tener stretto, controllare, possedere, e invece è un lasciar essere, un permettere che la persona amata sia se stessa il più possibile.
Amate di più un uccello se lo tenete in gabbia o se lo lasciate andare a vivere nel suo ambiente naturale?
Lasciar essere è liberare, è far sì che l’altro realizzi in pieno la propria natura. Ti liberi tu e liberi l’altro, e solo così può circolare un vero amore. Ma, se non sei libero tu per primo, come puoi liberare l’altro?
Un genitore ama il figlio quando lo aiuta a crescere in piena autonomia, non quando vuole che si sviluppi in base alle idee del padre o della madre. Ma questo vale sempre – anche per le coppie… anche per quella coppia primigenia che il nostro rapporto con noi stessi.
Anche nella religione vale lo stesso discorso. Date che in noi il “Padreterno” non è che una proiezione del padre terreno, che amore può essere quello di un Padre che vuole che il Figlio realizzi i suoi (del Padre) obiettivi, e per questo lo sacrifica? Sacrificare l’altro, sacrificare il figlio, sacrificare se stesso - non è amare. Appartiene alla cultura della repressione autoritaria e patriarcale, non a quella della liberazione.

Non si può amare se non si è liberi innanzitutto noi stessi.

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