lunedì 8 gennaio 2018

La nuda attenzione

Anche se la meditazione non va confusa con la concentrazione, per entrare in stato meditativo occorre utilizzare qualche tecnica concentrativa. La nostra mente, infatti, è abituata a divagare come vuole.
L’addestramento richiede una progressiva o improvvisa eliminazione delle divagazioni, attraverso vari metodi. Uno per esempio è concentrarsi di colpo su di sé, chiudendo gli occhi , trattenendo il respiro e ostacolando i pensieri. Un altro è seguire il respiro: stare attenti all’entrare e all’uscire dell’aria attraverso le narici, i polmoni o l’addome, finché il respiro si cala e sembra scoparire. Un terzo è ascoltare un suono, che proviene dall’esterno o da un mantra (meglio se mentale).
Lo scopo è svuotare la mente per liberarci dai pensieri.

Solo quando svuotiamo la mente dalle varie attività mentali, la realtà ci appare con chiarezza e luminosa. Non a caso si parla di illuminazione.
       Non si tratta di una luce esterna, ma della luce della lucidità mentale, della luminosità naturale delle cose. Ogni cosa è illuminata… per chi sappia vedere.

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