giovedì 4 gennaio 2018

La ricerca dell'ordine

Nel disordine non solo viviamo peggio, ma soffriamo di più.
In fondo, l’evoluzione del cosmo è un passaggio graduale dal caos ad un ordine sempre più definito. Dal dolore alla quiete più o meno relativa.
Quando parliamo di ridurre pensieri e immagini durante la meditazione cerchiamo la pace  semplificando un processo che è più complesso e caotico. È stato calcolato che la mente ha fino a 600 impulsi cognitivi al secondo – impulsi che non sono solo pensieri e immagini, ma anche atti volitivi, desideri, emozioni, ricordi, fantasie, ecc.
Il problema di ridurli e di semplificarli è di riportarli ad un ordine che sia più gestibile e dunque meno doloroso.
“L’ordine placa il dolore” diceva Karl Krauss.
La ricerca meditativa è pur sempre prima una ricerca di ordine e di felicità e poi di calma.
Ricordo un detto tibetano: “Se la mente è in pace, saremo felici a prescindere dalle circostanze interne. Se la mente è disturbata, saremo infelici a prescindere dalla circostanze esterne”.

Tutto ciò riguarda anche la politica che dovrebbe dare più ordine per dare più serenità.

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