sabato 3 settembre 2016

Fertility day

Abbiamo un ministro della salute che rimprovera le donne perché non fanno figli e ricorda loro, minacciosamente, che il tempo della fertilità è breve.
Questo la dice lunga sul modo superficiale con cui siamo governati e su come i governanti, chiusi nella loro torre d’avorio, non capiscano le difficoltà della gente comune.
Impostare una campagna sulla fertilità con questo tono moralistico e maltusiano, di chiara ispirazione cattolica, ricorda gli anni del fascismo.
Ci saremmo aspettati che il ministro mettesse in campo facilitazioni per le donne che vogliono figli, non le colpevolizzasse, in un irresponsabile capovolgimento dei ruoli.
E, poi, perché utilizzare espressioni inglesi quando ci si rivolge al popolo italiano? Per darsi un tono di modernità, per nascondere che non si fa nulla per risolvere i problemi?

Imbecillity day.

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