lunedì 7 marzo 2016

Benedizioni obbligatorie

A Bologna i preti pretendono di andare direttamente in Comune per impartire le loro benedizioni pasquali, violando non solo il principio di laicità ma anche quello della privacy, dato che molti appartengono ad altre religioni o sono atei e sono costretti ad andarsene rivelando le loro più intime credenze.
La stessa cosa avviene nelle scuole, non solo a causa di quella gran corbelleria che è l’insegnamento della religione (una forma di catechismo, ovviamente a spese dello Stato), ma anche a causa di benedizioni, presepi, ecc., tutti mezzi con cui la Chiesa cerca di insinuarsi nelle menti degli innocenti per perpetuare il suo potere.
Se gli italiani non hanno senso dello Stato, una delle cause è proprio questa: la confusione che viene fatta tra Stato e Chiesa. Si legga l’intervista rilasciata da Umberto Eco, dove si esprimono le stesse idee:
La verità è chiara e semplice. Solo i nostri politici non l’hanno ancora capita e permettono che la Chiesa spadroneggi come vuole.
Adesso mi aspetto che anche Maroni faccia lo stesso e inviti qualche vescovo a benedire gli intrallazzi del Pirellone.


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