sabato 6 febbraio 2016

La religione dei cadaveri

“Lasciate in pace i morti” saremmo tentati di dire di fronte all’esposizione dei resti di Padre Pio, trascinati a Roma.
C’è qualcosa di volgare, addirittura di osceno, in questo spettacolo. Un cadavere svuotato, mummificato e plastificato che viene esposto all’adorazione di masse di fedeli che vogliono vedere e toccare, perché evidentemente non credono a niente che non sia materiale. Un tempo si faceva così anche in Russia con il cadavere di Lenin.
In tutto il Medioevo, le città si contendevano e si rubavano pezzi di reliquie dei santi, più o meno autentiche. Qualcuno sosteneva anche di possedere il santo prepuzio dell’ebreo Gesù o i chiodi della Croce.
Nessun altra religione è più materialista del cattolicesimo, nessun’altra crede meno nello spirito e nell’anima.
Orfani di realtà, i fedeli vogliono vedere e toccare qualcosa, fosse pure una reliquia falsa, come la “sacra sindone” di Torino o come un cadavere mummificato.

Pensiamo a quale violenza venga fatta ad un uomo quando non si permette che il suo corpo venga consegnato alla pace eterna e venga esposto per scopi politico-religiosi. Feticismo della carne.

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