giovedì 3 settembre 2015

Visione profonda

Ci stiamo abituando al multitasking, cioè a fare tante cose nello stesso tempo. Ci sembra un comportamento moderno e produttivo.
In realtà è antico e dispersivo. Anche senza altre distrazioni, c’è il cinematografo della nostra mente che proietta continuamente film diversi da quelli che viviamo.
È un comportamento dispersivo perché non approfondisce niente. E così viviamo alla superficie delle cose, di noi stessi e del mondo. Viviamo esistenze superficiali.
In meditazione facciamo il contrario. Concentriamo l’attenzione su un unico punto e vi impegniamo tutta la nostra energia.
Solo così raggiungiamo una visione profonda. È come avere un microscopio. Solo con il microscopio possiamo vedere le vite che si agitano in una goccia d’acqua.
Ogni istante di consapevolezza è un grande dono. Se mi siedo in silenzio in un ambiente tranquillo e metto da parte le tante distrazioni, non solo vedo meglio le cose e me stesso (“chiara visione”), ma raggiungo uno stato di pace che non posso ottenere in altro modo.
Concentrarsi è pace, disperdersi è stress.
È quando metto a fuoco il momento presente e sono acutamente consapevole di questo attimo prezioso che sono più autenticamente umano.

C’è coscienza e coscienza; c’è vita e vita; c’è attimo e attimo. Un conto è un attimo pieno di fretta, di ansia, di avidità e di illusione e un altro conto è un attimo consustanziato di calma e di consapevolezza.

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