martedì 1 settembre 2015

L'altro volto di Gesù

Non possiamo non dirci cristiani? Se il cristianesimo è la religione dell’amore, come possiamo avversarlo?
Perché ha anche un altro volto, un volto sgradevole e negativo.
Prendiamo la parabola del convito in Luca 14. Qui c’è un “padrone di casa” che organizza una cena e dirama gli inviti. Ma tutti si scusano e rispondono che non ci andranno. Come mai? Evidentemente il tizio non era simpatico, non piaceva, non era un tipo cordiale, aveva un brutto carattere, voleva spadroneggiare e imporre a tutti la sua volontà.
In effetti, l’uomo mostra subito il suo carattere e, “irritato” manda il suo servo a prendere per le piazze e per le vie tutti i poveracci che avrebbe trovato. Il servo esegue l’ordine e dice: “Ho fatto come mi hai detto, ma c’è ancora posto”. Allora il “padrone” ordina: “Esci per le strade e lungo le siepi, e spingili a entrare (compelle intrare, in latino), perché la mia casa si riempia. Nessuno di quegli uomini che erano stati invitati assaggerà la mia cena!”
Che dire? Si conferma che aveva un brutto carattere, che era collerico, che non accettava rifiuti e che era disposto a usare la forza per avere commensali alla sua cena. Si conferma che era un tiranno, una specie di boss, che voleva imporre a qualunque costo la sua volontà.
Nella versione di Matteo 22, l’energumeno è ancora più antipatico e violento: è un re che organizza un banchetto di nozze per suo figlio. Anche qui invia i suoi servi a convocare invitati, ma nessuno vuol andare. Non sia mai detto! Il despota s’arrabbia e manda per la seconda volta i suoi servi a trovare commensali. Anche questa volta la gente non vuole accettare e qualcuno insulta i servi e ne uccide qualcuno.
Allora il re si indigna e, mandate le sue truppe, uccide quegli assassini e dà alle fiamme la loro città.” A questo punto, invia i suoi servi ai “crocicchi delle strade” a raccogliere un po’ di gente, buoni e cattivi. Ma, entrato nella sala delle nozze, si accorge che “un tale non indossava l’abito nuziale.” Non sia mai detto! Monta su tutte le furie, insulta il poveretto e ordina ai suoi giannizzeri: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti!”
Insomma, si capisce perché la gente non volesse accettare gli inviti di un despota del genere. Lo conosceva e sapeva che era un brutto tipo, pronto a violentare chiunque gli si opponesse.
Voi accettereste un invito del genere? E, anche se ci andaste, lo fareste con un animo amichevole, cordiale e ben disposto?
Questo è l’altro volto di Gesù, l’altro volto del Dio di Gesù. Un dittatore, un tiranno, un prevaricatore, un prepotente.
In sostanza, non ammette rifiuti.
Dove sono l’amore e la misericordia? Dov’è il rispetto per le opinioni, per le volontà e per i diritti degli altri?

Questo è l’altro aspetto del cristianesimo che si è palesato in tutta la sua storia. Una religione dominatrice e prevaricatrice che vuole ridurre tutti in suo potere, che non ammette dissensi o critiche, che è pronta a distruggere chiunque la pensi diversamente. Non molto dissimile da quella dei fanatici attuali dell’Islam.

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