martedì 14 aprile 2015

La via buddhista

Il monaco bengalese Atisha, nato nel 980 d.C., offre questa sintetica descrizione della via buddhista:
“La dote suprema sta nella realizzazione dell’inesistenza del sé. La nobiltà suprema sta nel saper domare la propria mente. L’eccellenza suprema sta nell’avere l’atteggiamento di chi vuole aiutare gli altri. Il precetto supremo è la consapevolezza continua. Il rimedio supremo è la comprensione della trascendenza intrinseca di ogni cosa. L’attività suprema è il non conformarsi agli interessi mondani. La realizzazione mistica suprema sta nel ridurre e nel trasformare le passioni. La carità suprema sta nel non provare attaccamento. La moralità suprema sta nell’avere una mente serena. La tolleranza suprema sta nell’umiltà. Lo sforzo supremo sta nell’abbandonare l’attaccamento ai beni materiali. La meditazione suprema sta nella mente senza pretese. La saggezza suprema sta nel non interpretare la realtà per quello che sembra” [da Mark Epstein, La lezione della serenità, Vallardi, Milano, 2014].

Ovviamente si tratta di un ideale perfetto – mentre noi siamo così imperfetti. Ma ci dà comunque un’indicazione della direzione da seguire.

1 commento:

  1. Bellissimo.
    Potrebbe commentarlo,riga per riga, nei prossimi post? Mi sembra che ne valga la pena.
    Grazie!

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