sabato 28 febbraio 2015

L'io autentico

Le idee non sono nostre, i pensieri non sono nostri, le parole non sono nostre: tutto è stato preconfezionato da chi ci ha preceduti. Perfino i sentimenti non sono nostri, ma rientrano nel gioco della natura, della specie e della società. Sono pochissimi coloro che hanno un’idea nuova (per esempio, individui come Einstein), sono pochi coloro che sono capaci di creare qualcosa di nuovo (per esempio, gli artisti), una parola nuova o una musica nuova. Ma sono ancora di meno coloro che hanno un sentimento nuovo, rispetto a tutti gli altri uomini.
Quando mi innamoro penso che quel sentimento sia esclusivamente mio, ma poi mi accorgo che mi sono innamorato di quella persona non per una mia libera scelta, ma perché rigidamente condizionato a farlo dalle mie precedenti esperienze (prima di tutto, da quelle con mia madre o mio padre). Dunque i gesti e i sentimenti che provo rientrano in ciò che mi è stato precostituito dalla natura o dalla società.
Che cosa è veramente mio?
Forse il mio io?
Ma ciò che chiamo “io” è già stato precostituito dall’incontro fra i miei e genitori e dai loro patrimoni genetici. L'idea di un'autenticità dell'io è una contraddizione in termini. Io che cosa ho scelto?
Ciò che dico, ciò che penso, ciò che provo è già tutto previsto e vissuto. È come cercare di pensare una parola nuova e poi accorgersi che tutte le parole sono già contenute nel vocabolario. Siamo replicanti, interpreti, traduttori, ma non creiamo niente, niente di autenticamente originale. E vorremmo essere immortali?
Non possiamo esprimerci senza utilizzare vecchi schemi. Anche i creatori partono da esperienze precedenti.
Allora, il nostro autentico io, il nostro sé originale e unico dov’è?
È più in ciò che non è che in ciò che è. In ciò che non esprimo che in ciò che esprimo. Nel silenzio che nelle parole. Nel non essere-me-stesso che nell’essere ciò che sono.
Essere significa essere determinati.
Non ne avete abbastanza di essere ciò che siete? Fermatevi almeno prima di parlare, di pensare e di sentire. Fermatevi un attimo prima e osservate un possibile panorama diverso.



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