domenica 22 febbraio 2015

L'anima inquieta

La parola “anima “ viene da anemos, “vento”, perché instabile e irrequieta come il vento. In effetti, come diceva Plotino, l’anima è “un potere senza pace”.
La mobilità dell’anima si esprime nella sua disponibilità a trovare molteplici significati alle cose, a non esaurirsi in significati solidi e irrigiditi.
Il senso originale delle parole non si esplicita mai in un senso rigido all’interno della contrapposizione soggetto-oggetto. Soggetto e oggetto non stanno l’uno contro l’altro, ma sono fin dall’origine coappartenenti.

Esistere non significa soltanto essere, ma trarsi fuori (ek-sistere) dall’essere attraverso l’interrogazione, la ricerca di senso. L’uomo vive contemporaneamente nel mondo e fuori dal mondo: questa è la sua natura.

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