martedì 10 febbraio 2015

La prova dell'immortalità

Ci illudiamo che le cose possano essere o non essere: questo è, quello non è; questo era, questo non è più…
Ma come potrebbero le cose passare dall’essere al non essere o dal nulla all’essere, e viceversa, se non contenessero già in partenza - e quindi sempre - entrambi gli stati.
Niente è definitivo, niente è assoluto. Ognuno è qualcosa, ma non è tante altre cose.
Nella vita non siamo mai completamente vivi; nella morte non siamo mai completamente morti. Nell’essere non siamo mai completamente; nel non essere siamo anche essere.
Siamo in uno stato intermedio (bardo) che partecipa di entrambi gli stati contrapposti. Ciò che li distingue e li separa artificialmente è la mente che li identifica, non avendo la capacità di vedere l’insieme.


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