venerdì 16 gennaio 2015

Il giardino segreto: l'educazione scolastica

Ai nostri figli, invece di insegnare religioni infondate, dovremmo insegnare a riconoscere e a gestire i sentimenti, le emozioni ed i pensieri.
Per esempio, in una scuola canadese, si è disegnato un cartellone con un vulcano.
In alto, è rosso perché erutta lava e lapilli – e corrisponde ai momenti di rabbia, di irritazione, di aggressività e di agitazione.
A metà c’è una zona verde e riposante, che corrisponde ai sentimenti e agli stati di calma.
In basso c’è una zona glaciale, che corrisponde al’indifferenza, al disinteresse e alla noia.
Il bambino deve individuare la sua zona dal sentimento che prova, e poi deve riuscire a correggere gli stati d’animo negativi utilizzando semplici esercizi di respirazione o di meditazione. Per esempio, immagina il suo “giardino segreto”, dove si sente a suo agio, tranquillo e protetto.

Di questi insegnamenti abbiamo bisogno: abbiamo bisogno di bambini consapevoli e capaci di gestire le proprie emozioni, non di individui inconsapevoli, repressi e sottomessi che non sanno chi sono, che non riconoscono le proprie emozioni, che agiscono come marionette mosse da altri.

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