martedì 27 gennaio 2015

Gesù e Buddha

Gesù disse si amare il prossimo e perfino i nemici. Ora, tu domandati quante persone ami: ami te stesso, tua moglie, i tuoi parenti i tuoi amici? Non basta. Devi amare anche quelli che non fanno parte delle tua cerchia. Se non lo fai, non sei cristiano, anche se sei stato battezzato, anche se vai a messa, anche se adori Gesù e il Papa. Non sei cristiano. Sei uno che vorrebbe essere cristiano, ma non ne è capace. Sei come tutti: ami chi ti interessa e odi o sei indifferente verso tutti gli altri. Anche i gerarchi nazisti o i mafiosi amano in questo modo.
Il Buddha dice di essere consapevoli. Ma tu di quante cose sei consapevole? Sei consapevole di quante persone ami? Sei consapevole del tuo carattere, dei tuoi limiti, delle tue capacità? Sei consapevole della rabbia, della competitività, della gelosia, dell’avversione, dell’invidia, dell’egoismo che provi nelle varie occasioni? Sei consapevole di essere una marionetta tirata dalle mani di qualcun altro e dei tuoi stessi impulsi ed istinti? Sei consapevole di vivere in un mondo di proiezioni mentali, di immagini, di pregiudizi, di fantasie – in una specie di film o sogno della tua stessa mente?
Se non sei consapevole di tutte queste cose e di altre ancora, non sei buddhista. E inutilmente hai messo una statua del Buddha da adorare nella tua stanza.

Devi realizzare i messaggi di queste figure religiose, non venerare le loro statue.

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