domenica 19 ottobre 2014

Salvare gli altri

Tutte le religioni invitano ad aiutare e a salvare gli altri. Ottima intenzione, che purtroppo sconfina spesso nella presunzione e nella volontà di prevaricazione.
Se per aiutare gli altri intendiamo fare la carità a qualcuno, ce la caviamo a buon mercato. Con qualche centesimo ci salviamo; e i ricchi si salveranno più di tutti. Insomma, anche il paradiso ha un prezzo.
Ma, se prima non aiuti te stesso, non potrai farlo con gli altri. Se sei su una barca che affonda e non sai nuotare, non potrai salvare nessuno. Prima devi imparare tu stesso a nuotare.
Quando poi si tratta di capire qualcosa, il discorso si fa ancora più stringente. Se non capisci tu, come puoi far capire gli altri?
E arriviamo alla questione di fondo: che cos’è il vero atto religioso? Dare un tozzo di pane a qualcuno o aprirgli la mente?
Il problema è che non puoi aprirgli la mente se, prima, non l’hai aperta tu stesso.

Credete che Dio possa far diventare intelligente un idiota? Abbiamo visto qualcuno far risorgere i morti. Ma non abbiamo mai visto nessuno far diventare consapevole uno stupido.

Nessun commento:

Posta un commento