lunedì 8 settembre 2014

Il Dio delle piccole cose

Chi crede in un Dio esterno, Padrone, Creatore e Giudice del mondo è sempre etero diretto. Ha cioè bisogno di dipendere da un alto potere, da un altro-da-sé che sente come irriducibile. Dio è per lui il “totalmente altro.”
Chi è più maturo spiritualmente incomincia a capire che Dio e il mondo non sono irriducibili l’uno all’altro, e che in ogni atomo della terra c’è il Tutto e il Tutto in ogni atomo. Supera allora l’idea del Dio-idolo da adorare al di fuori di sé, pensa che Dio è una grande cosa ma anche una cosa piccola e umile – “il mormorio di un vento leggero” come dice (eccezionalmente) la Bibbia (1 Re 19,12).

Vedere il divino in ogni cosa e ogni cosa nel divino.

"Vedere un mondo in un granello di sabbia e un paradiso in un fiore selvatico, tenere l'infinito nel palmo della mano e l'eternità in un'ora."

William Blake

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